La festa di san Giovanni battista

[N.B. Pensieri prima del 24 giugno 2020]

Hace poco acabamos de celebrar una de las grandes fiestas que tiene la liturgia católica, el nacimiento de Juan Bautista.  Esta fiesta no solamente es celebrada con honores en la ciudad de Florencia donde se festeja con grandes fuegos artificiales. De donde soy yo, en Alicante, podemos decir que es “la fiesta de las fiestas”. Y es que, cuando en general, los pueblos mediterráneos pensamos en la fiesta de San Juan Bautista se nos viene a la cabeza época de cambios: la duración de los días vuelve a decrecer, comenzamos el verano y el auténtico calor, dejamos aparcado el trabajo o los estudios porque comienzan las vacaciones o el mismo color del cielo cambia su tonalidad de un azul intenso a otro más blanquecino. San Juan trae con sí cambios. Por tradición, en su vigilia, todos los muebles viejos u objetos que ya no sirven son amontonados en la playa para hacer un gran fuego. Un fuego que simboliza la purificación, la intención de mejorar y hacer mejor las cosas. Así, San Juan es ese nexo de unión entre lo antiguo y lo nuevo. El mismo Jesús en el evangelio de Luca dice que “no hay otro hombre igual nacido de mujer” (Lc 7,28). Entender la figura del Bautista en el Evangelio es clave para entender como la obra de todos los profetas que le precedieron se sintetizan en su persona: «aquel que viene detrás de mí está delante de mí, porque existe antes que yo» (Jn 1,30). Que este verano esté lleno de cambios buenos para todos nosotros, y que toda esta situación de dificultad que estamos viviendo nos ayuden a profundizar más en la figura de Cristo.

Os mando un fuerte abrazo.
Fra Francisco.

Fra poco celebreremo una delle grandi feste della liturgia cattolica, la nascita di Giovanni battista. Per la città di Firenze è ancora oggi la festa del santo protettore, vissuta in vario modo, nell’attesa dei tradizionali fuochi d’artificio. Ma non è festa solo a Firenze. Nel paese dal quale provengo, Alicante, la potremmo indicare come «la feste delle feste». La festa di san Giovanni battista cade in quel periodo dell’anno, tipico per i paesi del Mediterraneo, che segna un cambiamento generale: la durata del giorno va a decrescere; il vero e autentico caldo estivo comincia a farsi sentire; il lavoro o gli studi sono meno intensi, perché cominciano le vacanze; lo stesso colore del cielo cambia la sua tonalità da un azzurro intenso ad uno più sfumato e bianchiccio. La festa di san Giovanni porta con sé questi e altri cambiamenti. Secondo una tradizione di Alicante, alla vigilia della festa tutti i mobili vecchi e gli oggetti non più utilizzati sono accatastati in piazza, per essere bruciati in un grande fuoco. Il fuoco vuole simboleggiare una purificazione, con l’intenzione di impegnarsi a migliorarsi in ogni compito affidato. Il simbolo è tratto proprio dalla figura evangelica di san Giovanni, che rappresenta il nesso d’unione fra l’antico e il nuovo Patto. Secondo la parola di Gesù «non vi è altro uomo uguale nato da donna» (cf Lc 7,28). Comprendere in questo modo la figura del Battista secondo il Vangelo è una chiave per intendere come l’opera di tutti i profeti che l’hanno preceduto si è sintetizzata nella sua persona, ben consapevole di poter dire che «dopo di me viene un uomo, che mi è passato avanti, perché era prima di me» (Gv 1,30). Che questa estate possa essere piena di cambiamenti per tutti noi, e che questa difficile situazione che stiamo vivendo risulti un aiuto per approfondire la figura di Cristo.

Vi mando un forte abbraccio,
fra’ Francisco.

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