È stato detto che la preghiera non è tutto, ma tutto nasce dalla preghiera. Lo crediamo vero. Quanto meno per chi desideri vivere una vita cristiana degna di essere vita come tale, nella serena dedizione di sé, per poterla riconsegnare a Dio, quel giorno, lontano o vicino che sia, quando ci chiederà di restituirgliela.
Allora, vogliamo cominciare a ripetere cose conosciute, forse ancora vissute, forse dimenticate o lasciate andare. Ma sul finire di questo anno, fra la paura e la speranza che si alternano nel nostro cuore, questo appuntamento settimanale vuole essere un’offerta per riprendere o consolidare il nostro cammino di preghiera.
Cominciamo col rivisitare un’antica tradizione della chiesa: l’Angelus. Una preghiera semplicissima, recitata tre volte al giorno dai nostri padri e dalle nostre madri. Tre volte al giorno fermarsi per mettersi davanti a Dio, facendolo in modo forse più adatto ai nostri giorni.
La prima volta, quando ci alziamo, prima di iniziare il lavoro o lo studio, perché non fare un brevissima lettura e pensare a ciò che ci attende nella giornata? E scegliendo quel momento atteso, con trepidazione, timore o gioia, metterlo davanti a Dio perché ci dia la forza di viverlo bene, con coraggio e apertura del cuore. E un Padre nostro, pensando ai nostri cari che stiamo per lasciare, ma che rivedremo tornando a casa. La seconda volta, quando avremo 15 – 20 minuti almeno per fare una pausa spirituale. Ma come vivere questo momento lo vedremo una delle prossime volte.
La terza e ultima volta, la sera, proprio prima di addormentarsi. Scegliamo due avvenimenti accaduti nella giornata: uno per il quale ringraziare Dio, l’altro per cui chiedere perdono. Ringraziare e a chiedere perdono non sono due atteggiamenti istintivi, abbiamo bisogno di fare pratica perché diventino naturali. E chiudiamo con l’Ave Maria, preghiera che ci consegna alla custodia di Dio, perché come dice il Cantico: «io dormo ma il mio cuore veglia» (Ct 5,2).
Tutta la notte si trasforma in preghiera, racchiusa dal rivolgersi a Dio nel primo svegliarsi e dal chiudere gli occhi, con il cuore rivolto a Lui.