Figli e fratelli tutti!

Nell’Udienza Generale del 9 settembre Papa Francesco aveva parlato di Solidarietà come cura per uscire dalla situazione di crisi in cui versa la società mondiale, non solo sotto l’aspetto economico, amplificata dalla pandemia di Covid-19, in quella del 23 settembre il Santo Padre parla di Sussidiarietà come ‘medicina’ a tale crisi, individuando altri mali che minano alla base la stabilità del vivere associato: l’individualismo e il materialismo per primi, dai quali derivano grandi disuguaglianze e ingiustizie, soprattutto verso i più poveri e deboli.
Il Principio Sussidiarietà di vuole che l’istituzione superiore si faccia carico, sostenga e intervenga in aiuto all’istanza inferiore, nei casi in cui quest’ultima non fosse in grado di provvedere da sola. Tale intervento d’assistenza (che può essere di natura economico-finanziaria, sociale o altro, come il ripristino di diritti reali quali l’accesso all’istruzione, alla sanità, al lavoro ecc) non deve avere lo scopo di sostituirsi alla realtà più debole ma mirare a ristabilire le condizione perché essa possa tornare a gestirsi in autonomia. Perciò tale azione deve essere temporanea, attuando provvedimenti non imposti dall’alto, seguendo un movimento puramente verticale dall’alto verso il basso, ma concordati e, per quanto possibile, realizzati insieme, coinvolgendo tutte le parti in causa, procedendo lungo una linea orizzontale, nel rispetto della dignità delle persone e partendo dall’ascolto dei loro bisogni. (vd. anche art.118 Costituzione della Repubblica Italiana).
È proprio su questo ascolto che il Papa pone l’accento, in un’ottica di reciproco dialogo affinché insieme si possa costruire una società più giusta ed equa.
Solidarietà e Sussidiarietà, pur avendo peculiarità proprie, hanno evidenti tratti comuni: uno su tutti, il richiamo alla fratellanza universale, tema tanto caro a san Francesco.
Il santo d’Assisi vedeva in ogni uomo un fratello perché figli di uno stesso padre, cioè Dio. Solo guardando all’unica paternità divina si può pensare a un’unica famiglia umana, che condivide un medesimo destino, e trovano fondamento i temi della distribuzione dei beni e di attenzione verso casa comune. Solo in quest’ottica ha valore parlare di Solidarietà e Sussidiarietà, come atti di cura verso qualcuno che mi è davvero prossimo perché fratello e sorella.
Qualcuno per il quale vale la pena spendersi perché carne della mia carne e ossa delle mie ossa. Solo guardando all’unico Padre possiamo riconoscerci figli e fratelli tutti!

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