«Fratelli tutti» (Ammonizione VI,1), scriveva San Francesco d’Assisi per rivolgersi a tutti i fratelli le sorelle e proporre loro una forma di vita dal sapore di Vangelo. Tra i suoi consigli voglio evidenziarne uno, nel quale invita un amore che va al di là delle barriere della geografia e dello spazio. Qui egli dichiara beato colui che ama l’altro «quando fosse lontano da lui, quanto.se fosse accanto a lui» (Ammonizione XXV). Con queste poche e semplici parole ha spiegato l’essenziale di una fraternità aperta, che permette di riconoscere, apprezzare e amare ogni persona al di là della vicinanza fisica, al di là del luogo del mondo dove è nata o dove abita. Questo santo dell’amore fraterno, della semplicità e della gioia, che mi ha ispirato a scrivere l’enciclica Laudato si’, nuovamente mi motiva dedicare questa nuova enciclica alla fraternità e all’amicizia sociale. Infatti san Francesco, che si sentiva fratello del sole, del mare e del vento, sapeva di essere ancora più unito a quelli che erano della sua stessa carne. Dappertutto seminò pace e camminò accanto ai poveri, agli abbandonati, ai malati, agli scartati, agli ultimi.

papa FRANCESCO, Fratelli tutti, 1-2.

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