La bellezza salverà il mondo

Poco tempo dopo il mio arrivo a Montecasale, una cosa di Sansepolcro colpì la mia curiosità. Non fu una delle tante bellezze artistiche che ci sono in paese, ma il nome di una strada: via Anthony Clarke. Pensavo fosse il nome di uno dei super-eroi della Marvel Comics e non capivo, anche se tutto è possibile, come mai il comune avesse dedicato una strada a un personaggio dei fumetti.

Mi documentai e, con grande felicità, appurai quanto fosse erronea la mia prima ipotesi. Anthony Clarke era un ufficiale dell’esercito inglese che, durante la seconda guerra mondiale, si rifiutò di eseguire l’ordine di cannoneggiare Sansepolcro, perché si ricordò che in essa era custodita La Resurrezione, il prezioso dipinto di Piero Della Francesca, che lo scrittore britannico Aldus Huxley aveva descritto nel 1925 nel saggio Along the road, esaltandone l’incredibile bellezza.

In questo dipinto, custodito nel Museo Civico di Sansepolcro, bellezza e resurrezione stanno insieme in modo inscindibile. Entrambe esaltano la vita nella sua totalità: la prima ne esalta la sua pienezza e splendore; l’altra l’afferma nel dono di sé, compiutezza dell’amore, fonte perenne di vita nuova.

Qui è proprio il caso di affermare, come il principe Myškin de L’idiota di Dostoevskij, che la bellezza salverà il mondo. In questo caso ha sicuramente salvato Sansepolcro, non soltanto le mura inanimate delle costruzioni, ma soprattutto le persone. Quella bellezza che risplende in ogni uomo che ha aperto il cuore all’Amore che è Dio e che può, assaporando la Sua presenza nella propria vita, sperimentare la resurrezione di un’esistenza trasfigurata dall’amore. Quella bellezza che ha toccato l’anima del capitano Clarke e che ha permesso di salvare tante vite umane. Quella bellezza che risplende in ogni cosa, e soprattutto nell’uomo, creato a sua immagine e chiamato alla somiglianza nei gesti concreti d’amore.

Così, la bellezza di Dio, risplendente nel Cristo che salva il mondo, risplenderà anche in ogni uomo toccato dal suo Amore. Perché chi ama sarà trasformato dolcemente nell’Amato, come avvenne a san Francesco, chiamato Alter Christus, diventandone prima modello e poi fonte: della Sua Bellezza, del Suo Amore, della Sua stessa Vita.

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