La brace e l’incenso

Il Capitolo III delle Costituzioni dei Frati Minori Cappuccini è dedicato a La nostra vita di preghiera. È un capitolo corposo, ben 15 numeri (dal 45 al 59), segno dell’importanza che deve avere tale argomento nella vita dei frati.

In particolare il numero 53, suddiviso in 5 punti, pone l’accento su Parola di Dio e preghiera, e sulla loro forte correlazione affermando al punto 1: «Nella Liturgia Dio stesso viene incontro a noi con la sua Parola e ci parla; noi, pregando con le sue stesse parole tratte dalla Scrittura, gli rispondiamo con fiduciosa apertura del cuore.»

Nella Liturgia si prendono a prestito le stesse parole di Dio tratte dalla Scrittura per rispondergli, dimostrando in tal modo fiducia e apertura di cuore verso di Lui.

«Poiché la nostra vita di consacrazione nasce e viene edificata dalla Parola di Dio, seguendo l’esempio di san Francesco coltiviamo una intensa familiarità con essa per progredire nella esperienza di Dio e diventare una trasparenza evangelica per la Chiesa e per il mondo.» Cost.55/2.

La vita del frate cappuccino si fonda sulla ed è nutrita dalla Parola di Dio, essa è la colonna e il fondamento, per questo deve essere il pane quotidiano di ogni religioso (“intensa familiarità”), per fare conoscenza sempre più intimamente di Dio e vivere in tutte le situazioni di tale relazione. In questo modo, venire gradatamente trasformato in “trasparenza di Dio”, in vera immagine del suo volto misericordioso, a vantaggio ed edificazione della Chiesa e di tutto mondo. A tale scopo, continuano le Costituzioni: «Dedichiamo ogni giorno tempo sufficiente alla lettura orante della Sacra Scrittura e nutriamo la vera devozione anche con altri libri spirituali.» Cost.55/3. Senza destinare tutti i giorni questo “tempo sufficiente”, non si può crescere nella conoscenza del cuore e dell’amore di Dio, né tantomeno si può diventarne testimoni.

La lettura e meditazione personale della Sacra Scrittura sono alla base di una sana e fruttuosa vita fraterna, la quale deve anch’essa essere edificata e nutrita da relazioni fondate e costruite sulla parola di Dio: «Alimentiamo, altresì, la nostra vita evangelica in fraternità dandoci tempi di condivisione della Parola di Dio e lasciandoci interpellare da essa.» Cost. 55/4

L’ultimo punto del numero 55 delle Costituzioni è rivolto ai superiori delle Province, esortandoli a dare indicazioni per la lettura in fraternità della parola di Dio, affiancando anche gli scritti specifici dell’Ordine:

«Per avere sempre davanti agli occhi della mente la via e la vita che abbiamo professato, in ogni circoscrizione si diano norme sia per la lettura in comune della Sacra Scrittura, della Regola, del Testamento e delle Costituzioni, sia per la rinnovazione comunitaria della professione.» Cost. 55/5

La Sacra Scrittura, dalla quale nasce e nella quale deve cresce la vita cappuccina (vd. Cost. 55/2), dunque è quel fuoco ardente dove verificare e purificare ogni azione e atteggiamento, pensiero e parola detta e da proferire, così che tutto possa essere compiuto secondo la volontà del Signore e ogni opera sia un’offerta a Lui gradita per edificare il Suo Regno.

Nel ricorrente confronto e dialogo con la Parola di Dio si realizza un’incessante revisione di vita personale e comunitaria, attuando una costante conversione e crescita nella fede e nella carità operosa, così che la vita del frate abbia il profumo buono dell’amore e sia una perenne lode a Dio, come incenso sulla brace.

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