La parrocchia di Ulongoni (Tanzania) da fra’ Leonardo Amadori

          Quanto segue è la testimonianza di fra’ Leonardo Amdori, cappucino toscano, che vive in Tanzania dalla sua ordinazione sacerdotale, oltre 50 anni fa. Da cinque anni gli è stata affidata la costruzione (non solo materiale) di una nuova comunità parrocchiale. Ecco quanto ci scrive.

La parrocchia , dedicata a P. Pio da Pietrelcina,  e’ nata ufficialmene il 6/1/2015 ( 5 anni fa),  festa della Epifania. Io  sono il primo Parroco.
E’ alla periferia di Dar Er Salaam, circa 10 Km a sud  dell’aeroporto internazionale di Dar  (DIA). Circa 16 anni fa (2004)  era una semplice comunità di base comprendente non piu di  25  famiglie,  con circa 110 fedeli. E’ cresciuta rapidamente per il fenomeno dell’urbanizzazione: oggi conta 49 comunità di base, con circa 5000 Cristiani.
La parrocchia e’ viva, vivace  nelle sue assemble liturgiche, con grande partecipazione di fedeli.  L’idea portante che ci guida in tutte  le nostre attività pastorali è l’evangelizzazione. Desideriamo evangelizzare in profondità, tramite la fondazione e formazione di piccole comunità cristiane, chiamate anche comunita’ di base. Il sinodo africano le chiama «comunità ecclesiali vive». Questo progetto significa dare la preferenza non tanto alla conversione dei  pagani (per aumentare il numero dei cristiani) quanto all’evagelizazazione dei battezzati, che spesso non sono mai stati veramente convertiti a Cristo.

Le piccole comunità cristiane sono quelle dove i cristiani, come membri di un’unica famiglia; si conoscono a vicenda, si incontrano almeno una volta la settimana, nel giorno a loro piu conveniente, di casa in casa, a turno; dialogano, decidono insieme, si sforzano di vivere in solidarietà sia nella gioia che nel dolore, riflettono sui vari problemi sociali e politici, nella lettura, ascolto e meditazione della parola  di Dio.
Le piccole comunità non sono altro che suddivisioni o ramificazioni della parrocchia, sufficientemente piccole per permettere di vivere strette relazioni umane tra tutti gli appartenenti. La piccola comunita cristiana è formata da 10-15 famiglie, che vivono nelle vicinanze. Sono il luogo privilegiato dell’apostolato dei laici: il loro consiglio,  la loro collaborazione  sono richiesti ad ogni livello di attività pastorale. Così, di fatto, chi volontariamente non si unisce in qualche modo alla piccola comunità cristiana, al tempo stesso, si pone fuori della chiesa una e cattolica, perché la piccola comunita cristiana non è un gruppo di preghiera, ma è chiesa, è la realizzazione in un luogo della stessa Chiesa locale, a sua volta presenza in luogo del mistero della Chiesa.

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