L’enjambement. Seconda parte: la ricerca dell’Amore

È l’amore che decide secondo verità in ogni circostanza della nostra vita, perché esso coinvolge tutta la nostra persona: affettività, volontà e intelletto. Nel celeberrimo testo dello Shemà Israel, Dio dice al popolo, a ogni uomo in cerca di senso, di significato, di verità: «Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore (ragione e volontà), con tutta l’anima (passione, emozione) e con tutte le tue forze (fisiche e beni posseduti).» Dt 6,5

«È la Carità che edifica la Chiesa. E la Carità è un’unione profondissima tra la grazia di Dio e la mia libertà. La Carità non è una faccenda solo di Dio, ma è una faccenda anche della nostra libertà. Se noi non decidiamo di amare, l’amore non ama al posto nostro. Ma se Cristo non ci avesse amati, nessuno di noi potrebbe decidere mai veramente di amare.» (Epicoco Luigi M., L’amore che decide, Tau Editrice, 2019, p. 70)

L’opera di Dio è sempre secondo l’amore perché “Dio è amore” (1Gv 4,8) e “non può rinnegare se stesso” (2Tim 2,13), agisce sempre secondo l’amore che Lui è. L’amore valuta secondo l’amore e accoglie, nello stesso amore, l’amore che gli viene incontro. Chi cerca l’amore, trova Dio.

L’opera di Dio, il suo progetto d’amore su ognuno di noi, è soprattutto Verità da accogliere. L’Amore mostra la Verità su di noi, sulla nostra storia, delle nostre parole, dei nostri sentimenti, in qualche modo ci mette a nudo; e la Verità ci libera dai nostri egoismi e personalismi, dalle nostre maschere, dal dover essere e apparire altro da ciò che siamo; non asseconda i nostri capricci, al contrario, c’immette nel circolo dinamico dell’Amore che è donarsi e accogliere l’altro come dono, crea comunione, non è estraniante dalla realtà generando isolamento e solitudine. Questa Verità non ha lo scopo di creare giudizi e, di conseguenza, condanne ma, unita all’Amore, serve per fare chiarezza e generare nuova vita. La Verità senza l’Amore è mera cattiveria. La Verità ha un carattere sociale: è per tutti, presente in tutti, realizzabile in e attraverso tutti.

«Vivendo secondo la verità nella carità, cerchiamo di crescere in ogni cosa verso di lui, che è il capo, Cristo, dal quale tutto il corpo, ben compaginato e connesso, mediante la collaborazione di ogni giuntura, secondo l’energia propria di ogni membro, riceve forza per crescere in modo da edificare se stesso nella carità.» Ef 4,15-16

La verità non è soltanto quella individuale ma è oggettiva, concreta, realista tanto da poter essere condivisa creando socialità. Una Verità individuale è parziale, incompleta e spesso sfocia nella menzogna: le cosiddette mezze verità, in realtà, sono dei camuffamenti che nascondono grandi menzogne.

Lo storico colloquio tra Gesù e Pilato verte proprio sulla Verità:

“Rispose Gesù: «Tu lo dici; io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per rendere testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce». Gli dice Pilato: «Che cos’è la verità?»” Gv 18,37-38

La Verità è aperta all’Amore e apre il cuore dell’uomo sempre più a esso. Così, la Verità ultima è l’Amore e l’Amore è Dio.

La storia dei duemilaventi anni successivi a quell’Enjambement è conosciuta, si trova scritta nei libri di storia, ma c’è ancora un tratto da percorrere, altre pagine da scrivere, tanti altri enjambements da definire, da decidere, da accogliere: la mia vita, la tua vita, quella di ogni uomo e donna alla ricerca della Verità, dell’Amore, di Dio.

«Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto», possa essere anche il nostro desiderio profondo, quello da scrivere nel rigo a capo del nostro personale enjambement.

«E l’angelo partì da lei» (Lc 1,38), a portare la risposta all’Eterna Verità, all’Eterno Amore.

E DOPO ESSERCI DETTI «BUON NATALE» VI AUGURO UN ANNO BUONO NELLA VERITà DELL’AMORE

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