Teresa Benedetta della Croce (Edith Stein)

Edith Stein nasce a Breslavia, capitale della Slesia prussiana, il 12 ottobre 1891, da una famiglia ebrea di stirpe tedesca. Cresciuta secondo i valori della fede ebraica, all’età di 14 anni si distacca dalla religione dei Padri aderendo all’agnosticismo. D’intelligenza brillante, studia filosofia a Gottinga, divenendo discepola di Edmund Husserl, padre della fenomenologia. La sua fama di filosofa e la stima nei suoi confronti crescono col passare del tempo. A poco a poco, si avvicina alla fede cattolica. Lei stessa ricorda in particolare due episodi che la segnano particolarmente. Una mattina, camminando per le strade di Colonia, vede una vecchietta che, curva sotto il peso degli anni e delle buste della spesa che sta trasportando, entra in chiesa per un momento di preghiera. Seguendola, resta colpita dall’intensità di quel breve dialogo che la donna vive con Dio. Nella sua esperienza della fede ebraica, non aveva mai sperimentato un tale rapporto di confidenza col Signore come quello che stava osservando in quella povera donna, in un banale momento della sua vita quotidiana. Inoltre, trovandosi ospite in casa di amici, cercando un libro che le concili il sonno, le capita tra le mani l’Autobiografia di Teresa d’Avila e vi s’immerge nella lettura. Terminato il libro, lo chiude ed esclama: «Questa è la verità!». Convertitasi al cattolicesimo, riceve il battesimo nel 1922. Nel frattempo, comincia la carriera universitaria. Insegna per otto anni a Speyer; poi all’Istituto pedagogico di Münster in Westfalia, ma dopo circa un anno, viene sospesa dall’insegnamento a causa delle leggi razziali. Nel 1933, assecondando un desiderio lungamente accarezzato, entra come postulante al Carmelo di Colonia, col nome di suor Teresa Benedetta della Croce. Da qui, il 2 agosto 1942 viene prelevata dalla Gestapo e deportata nel campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau, …

Ingresso del campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau

… dove il 9 agosto muore nella camera a gas. Proclamata santa martire da Giovanni Paolo II l’11 ottobre 1998, l’anno successivo è dichiarata, con Brigida di Svezia e Caterina da Siena, «compatrona d’Europa».

La vocazione non la si trova semplicemente dopo aver riflettuto ed esaminato le varie strade: è una risposta che si ottiene con la preghiera.

Questa frase di santa Teresa Benedetta è forse il miglior riassunto della sua esistenza. Si è messa in discussione, ha percorso i più svariati sentieri, ha cercato affannosamente il Signore finché non l’ha trovato. Una volta scoperto questo tesoro, si è donata totalmente a Lui fino all’effusione del sangue. Il suo esempio ci aiuti a scardinare le nostre sicurezze e difese personali, facendoci mettere in ricerca della voce di Gesù che parla alla nostra vita: lui è il tesoro prezioso che chiede di essere scoperto da ciascuno di noi. Matteo Sebastiani

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