In princio era l’azione

«In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio» (Gv 1,1). Più volte la liturgia del tempo di Natale ci ha messo di fronte alla pagina affascinante del quarto Vangelo, che si sviluppa dopo questo versetto iniziale. Potremmo paragonarla a quella nube luminosa che sul monte Tabor ha avvolto i tre discepoli affascinati dal volto di Gesù trasfigurato e brillante (Mt 17,2-5). Siamo posti dinanzi al mistero da contemplare, lasciandoci avvolgere da suggestioni verbali e riferimenti allusivi.

Prima di tutto la Sapienza di Dio (Sap 8,22-30), retroterra biblico al quale l’evangelista pensa quando descrive questo Logos, Parola assoluta che sta davanti a Dio: «e il Verbo era presso Dio / kaì ho lógos ên pròs tòn theón». Il termine greco pròs indica essere rivolto verso: la relazione attribuita alla Sapienza diventa qui una realtà continuamente rivolta a Dio, in una sorta di danza e comunione vitale.

E in secondo luogo, la Parola creatrice di Dio. Il greco «en archê / in principio» di Gv 1,1 rimanda all’ebraico «bereshit / in principio» di Gn 1,1: la Parola-Sapienza di Dio è al fondamento della nostra relazione con il mistero di Dio. La creazione non è un momento temporale, ma nient’altro realmente che una determinata relazione a Dio nella novità dell’essere (creatio nihil est aliud realiter quam relatio quaedam ad Deum cum novitate essendi, Tommaso d’Aquino, Quæstiones disputatæ de potentia, q. 3, a. 3 corpus).

E la poesia ne discopre il significato nascosto, perché «in principio era l’atto», come alla fine dei suoi tentativi di traduzione arriva a concludere Faust:

Apre un grosso volume e si accinge a tradurre sta scritto: «in principio era la Parola / Im Anfang war das Wort». Ed eccomi già fermo. Chi m’aiuta a procedere? M’è impossibile dare a “Parola” tanto valore. Devo tradurre altrimenti, se mi darà giusto lume lo Spirito. Sta scritto: «In principio era il Pensiero / der Sinn». Medita bene il primo rigo, chè non ti corra troppo la penna. Quel che tutto crea e opera, è il Pensiero? Dovrebb’essere: «In principio era l’Energia / die Kraft». Pure, mentre trascrivo questa parola, qualcosa già mi dice lo Spirito! Ecco che vedo chiaro e, ormai sicuro scrivo: «In principio era l’Azione! / die Tat».
[J. W. Goethe, Faust, Grandi Classici Mondatori 1990, p. 95].

E se l’azione sta al fondamento di ogni relazione, mostrandone il movimento incessante, il prologo di Giovanni allude ad un’azione non azione, accaduta in quel giorno tenebroso, quando colui che era l’azione annullò se stesso lasciando che fossero altri ad agire, perché su quel legno innalzato fosse portato a compimento il rovesciamento dell’amore, azione senza limiti.

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